Custodie subacquee - Fotocamere

Alfamar

La custodia Alfamar, che derivava dalla Koroll Marine, venne costruita dalla Bencini e commercializzata a partire dal 1979 dalla Sub Center di Milano. La custodia era composta da due parti separabili tra cui era posta una guarnizione in gomma tipo O-ring; sganciando le quattro chiusure metalliche presenti, le due parti potevano essere separate ed era così visibile l'apparecchio fotografico vero e proprio che rimaneva fissato alla parte anteriore della custodia. La custodia era costruita in alluminio pressofuso e poteva essere utilizzata fino a 100 mt. di profondità. All'esterno della custodia erano presenti i comandi che consentivano la regolazione e l'uso della fotocamera. In particolare: in alto, sopra l'oblò dell'obiettivo (un 50 mm/1:2,8), era presente una manopola per la messa a fuoco con regolazione da 1,2 metri all'infinito e a destra un'altra manopola serviva per la regolazione dell'otturatore che consentiva 4 velocità (1/30, 1/60, 1/125, 1/200) più la posa B. A sinistra erano presenti la grossa leva che azionava il pulsante di scatto e la manopola per la regolazione del diaframma tra 7 possibili aperture da 2,8 a 22. Nella parte posteriore della custodia si trovava la leva per l'avanzamento della pellicola e un piccolo oblò circolare per la lettura del contapose dell'apparecchio fotografico contenuto all'interno. Sulla slitta portaccessori era posizionato un grosso mirino sportivo per inquadrare il soggetto da fotografare. Sul lato destro della custodia, protetta da una vite stagna, si trovava una presa tripolare per l'uso di un flash.

La fotocamera Comet era per pellicola 35 mm. Tutte le operazioni riguardanti l'introduzione, il riavvolgimento e l'estrazione della pellicola potevano essere eseguite con la fotocamera alloggiata all'interno della custodia. Disponeva di un obiettivo Color Bluestar non intercambiabile di 50 mm/1:2,8. Poiché l'acqua ha un indice di rifrazione maggiore rispetto all'aria, l'angolo di ripresa di un obiettivo sott'acqua diminuisce di circa un terzo: così il normale 50 mm diventa un piccolo tele. Per questo motivo uno degli accessori più importanti era un aggiuntivo grandangolare che sul 24x36 mm corrisponde alla focale di circa 20 mm, da fissare sulla parte anteriore della custodia, in corrispondenza dell'oblò dell'obiettivo tramite una ghiera opportunamente filettata.